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........Il progetto è partito dall’interesse spontaneo che il
bambino ha per il mondo degli oggetti, anche non propriamente ludici. Essi diventano di volta in volta oggetti affettivi,
come l’oggetto transizionale portato anche a scuola per il momento del distacco
dal genitore e per la nanna; mediatori di relazione con i compagni, di scambi e prestiti.
Le manipolazioni degli oggetti diventano anche le chiavi di accesso alla scoperta e al fare ordine nel mondo che ci circonda, aiutano il bambino a passare dalla sensazione a una percezione riconosciuta e consapevole: di cosa sono fatti gli oggetti? Pesano? A cosa servono? Come si usano? Possono cambiare? Tutte domande che i bambini, attraverso un metodo sperimentale e ludico, si sono fatti e a cui hanno cercato di rispondere. E’ interessante osservare poi come ognuno ha una personale visione degli oggetti: in alcuni prevale l’aspetto logico e razionale, in altri quello estetico ( la scelta di colori e forme), per altri quello affettivo ed esperienziale ( associazione ad un proprio vissuto ). Ognuno ha seguito un proprio percorso che mostra a noi grandi come ogni bambino guardi il mondo degli oggetti secondo un personale “ punto di vista”.
Il percorso si è sviluppato in diverse fasi:
1- A scuola i bambini hanno ricercato gli oggetti esposti alla mostra, servendosi di foto ed immagini relative agli oggetti esposti alla mostra; hanno effettuato una caccia al tesoro per trovare l'oggetto più simile.Guarda il video
2- L’oggetto è diventato gigante o minuscolo grazie alla proiezione della sua ombra sulla lavagna magica” (la lavagna multimediale). I bambini interponendosi tra la fonte di luce (proiettore) e la superficie bianca (lavagna multimediale) hanno potuto scoprire come l'immagine poteva ingrandirsi o rimpicciolirsi.
Le manipolazioni degli oggetti diventano anche le chiavi di accesso alla scoperta e al fare ordine nel mondo che ci circonda, aiutano il bambino a passare dalla sensazione a una percezione riconosciuta e consapevole: di cosa sono fatti gli oggetti? Pesano? A cosa servono? Come si usano? Possono cambiare? Tutte domande che i bambini, attraverso un metodo sperimentale e ludico, si sono fatti e a cui hanno cercato di rispondere. E’ interessante osservare poi come ognuno ha una personale visione degli oggetti: in alcuni prevale l’aspetto logico e razionale, in altri quello estetico ( la scelta di colori e forme), per altri quello affettivo ed esperienziale ( associazione ad un proprio vissuto ). Ognuno ha seguito un proprio percorso che mostra a noi grandi come ogni bambino guardi il mondo degli oggetti secondo un personale “ punto di vista”.
Il percorso si è sviluppato in diverse fasi:
1- A scuola i bambini hanno ricercato gli oggetti esposti alla mostra, servendosi di foto ed immagini relative agli oggetti esposti alla mostra; hanno effettuato una caccia al tesoro per trovare l'oggetto più simile.Guarda il video
2- L’oggetto è diventato gigante o minuscolo grazie alla proiezione della sua ombra sulla lavagna magica” (la lavagna multimediale). I bambini interponendosi tra la fonte di luce (proiettore) e la superficie bianca (lavagna multimediale) hanno potuto scoprire come l'immagine poteva ingrandirsi o rimpicciolirsi.
3- I diversi punti di vista:
I bambini hanno compreso che ci sono più modi di vedere un oggetto, in base a più punti di vista: davanti, dietro, di sotto ,sopra o di fianco. Ogni bambino con la fotocamera digitale ha cercato di coglierne tutti i lati: contornando l’oggetto abbiamo giocato con la sua forma, trasformandola in qualcosa d’altro: una scarpa è diventata uno specchio, un pigiamino si è tramutato in coccodrillo…
I bambini hanno compreso che ci sono più modi di vedere un oggetto, in base a più punti di vista: davanti, dietro, di sotto ,sopra o di fianco. Ogni bambino con la fotocamera digitale ha cercato di coglierne tutti i lati: contornando l’oggetto abbiamo giocato con la sua forma, trasformandola in qualcosa d’altro: una scarpa è diventata uno specchio, un pigiamino si è tramutato in coccodrillo…
4- Cosa accadrebbe se i nostri oggetti si incontrassero? Uniti a coppie i bambini hanno dato vita ad alcune semplici storie che avevano gli oggetti come protagonisti.
Vai alla biblioteca storie......
5- Ripensando alla mostra al suo personaggio- guida e alla sua storia ( Frisello e la pallina perduta), i bambini servendosi di materiali che hanno a disposizione nello spazio dedicato al gioco euristico hanno creato una specie di” tana o casetta”, un ambiente che custodisse l’oggetto.
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5- Ripensando alla mostra al suo personaggio- guida e alla sua storia ( Frisello e la pallina perduta), i bambini servendosi di materiali che hanno a disposizione nello spazio dedicato al gioco euristico hanno creato una specie di” tana o casetta”, un ambiente che custodisse l’oggetto.
6- la mostra realizzata dai bambini
Infine come gli artisti della Triennale anche i bambini hanno voluto costruire uno spazio espositivo che mettesse in mostra tutte le opere. All’unanimità è stato deciso di costruire un grande castello di mattoni rossi (non casuale la somiglianza con il Castello Sforzesco ),con tante bandiere colorate sulle torri. All’interno hanno trovato posto anche alcuni oggetti “impertinenti”, cioè oggetti di uso comune trasformati dai bambini.